ANIMALI SINANTROPI*

FAUNA SINANTROPA

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Sono da considerarsi ANIMALI SINANTROPI tutti quegli animali che benchè non appartengano all’uomo, condividono con lo stesso le aree urbane o le zone residenziali.
Tra gli esempi di creature sinantrope si includono i roditori, i piccioni, i passeri, i gabbiani, tortore e colombi, merli, blatte, zanzare, formiche, scoiattoli, pipistrelli,  nutrie e da qualche anno gli esotici pappagalli, ecc.

Gli Animali sinantropi nel tempo sono stati divisi arbitrariamente in “simpatici” (passeri, scoiattoli, merli…); “indifferenti” (pipistrelli, lucertole, gabbiani…); “odiati” (ratti, scarafaggi, cani, gatti) . cit. “Animali di città” di Roberto Marchesini, 1992.

La mancanza di una convivenza armonica dell’uomo con questi “vicini” non nasce solo da evidenti aspetti di intolleranza, ma anche da psicosi di carattere sanitario derivanti dal rischio – spesso presunto – di zoonosi trasmissibili all’uomo.

Un approccio di questo tipo genera una sorta di accanimento sistematico verso certe specie: colonie di gatti nei condomini non tollerate e sterminate con veleni; ordinanze abusive dei sindaci contro i piccioni; contro le nutrie una vera crociata istituzionale di sterminio sistematico… eludendo qualsiasi ricorso ai piani di contenimento demografico non cruenti, nonostante si abbia comprovata efficacia, ampi studi, esperienze e certa percorribilità.