C.s. AVC- L’ASINELLA ZAIRA E IL TRIONFO DELL’IPOCRISIA

immagine presa da tusciaweb

C.s. Associazione Vittime della caccia – 23.11.2020

L‘ASINELLA ZAIRA E IL TRIONFO DELL’IPOCRISIA

L’ uccisione per mano di un cacciatore di Zaira, l’asinello della Fattoria dei Bambini dell’ex rugbista della Nazionale Andrea Lo Cicero, ha “toccato anche il cuore” del mondo venatorio, pronto a donare due asinelli “come segno di amore per gli animali”.

Un gesto risarcitorio, non certo un atto d’amore e di rispetto per gli animali perchè chi va a caccia spara per uccidere. Nessun gesto, parola, cenno per il Pony di Gressan, Aosta, ucciso da una fucilata lo scorso 22 ottobre da un cacciatore con regolare licenza di caccia. Meno noto sicuramente e quindi non una opportunità da sfruttare.

I cacciatori amano da “morire” gli animali, infatti ne sterminano a milioni ogni anno, non solo quelli selvatici, ma anche i tanti d’affezione.

Se il pianto e lo strazio di Andrea Lo Cicero per la morte di Zaira è assurto agli onori della cronaca, sarà bene ricordare le tante altre vittime colpite e intercettate dal 1 settembre al 10 novembre: il Setterino di Vitulazio, il Gatto di San Giorgio Rovereto, il Cane di Vigone, le Gallinelle di Asola, il Gatto Starsky, il, Cane del collare elettrico, il cagnolino di Sora, il Cnae di Contigliano, il Cane di Aprilia, il Gatto di Buscoldo, la Gattina di Casarza, la Cagnolina Brisca vittime delle faide tra cacciatori, Biagio il Gatto di Signa, la Volpe Alfred…. (vedasi cronologia a questo LINK)

Un sommerso di morte e sofferenza, questo, il solito, che al mondo venatorio non tocca certo il cuore.

E che non risarciranno mai.
Un bel trionfo dell’ipocrisia e… domani di nuovo tutti a caccia, per sparare e uccidere, senza pentimenti e titubanze, e se a cadere sarà un altro asino, cavallo, cane o gatto meno noti di Zaira, per loro sarà solo un errore, nulla più, tale da non turbare la loro ipocrita coscienza.

Associazione Vittime della caccia – 23.11.2020

 

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