AVC ad ADIUVANDUM PER LA SFATTORIA

foto di Byoblu

Sosteniamo gli animali e i volontari della Sfattoria

Una mattanza ordinata, senza senso, immotivata e senza riferimenti normativi opportuni.

L’Associazione Vittime della caccia ha dato mandato all’Avvocato Massimo Rizzato a sostegno, con atto ad adiuvandum, del ricorso delle associazioni animaliste Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa, contro lordinanza di abbattimento attraverso elettrochoc di oltre 130 tra maiali e cinghiali disposta dall’Asl RM 1 nel Rifugio La Sfattoria a nord di Roma.

Centotrenta suidi, tra maiali salvati dai maltrattamenti e cinghiali sottratti dalle strade cittadine, tutti ospiti sani del Rifugio, ma purtroppo ricadente dentro la “zona rossa“, ovvero aree laddove sono risultati presenti alcuni casi isolati di Peste suina africana (PSA).

Il 13 agosto il Tar del Lazio, con il decreto cautelare monocratico n. 5380, ha rinviato la decisione “in attesa degli adempimenti istruttori” sospendendo l’abbattimento fino al 18 agosto prossimo.

Ma i suidi della Sfattoria sono tutti sani e la normativa sul contenimento della peste suina africana esclude dagli abbattimenti gli animali NON DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE (non Dpa). Animali, questi, che sono stati soccorsi e salvati e che godono di ottima salute, a tutti gli effetti animali da compagnia, tra l’altro chippati e registrati al pari dei cani di proprietà o altri animali domestici di privati cittadini.

Si ricorda altresì che l’attività venatoria nelle zone con focolai e quelle confinanti, è assolutamente da vietare in quanto si otterrebbe l’aumento della mobilità dei branchi in zone ancora non interessate dal virus. Chissà se prevarranno gli interessi collettivi dei cittadini o quelli del mondo venatorio.

AVC nel ribadire il proprio sostegno ai volontari della Sfattoria, si attiverà, per quanto nelle sue possibilità, nelle future azioni legali in difesa degli animali ospiti della struttura.

Foto dal web e da Byoblu

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