METODI INCRUENTI DI CONTENIMENTO*

 

METODI INCRUENTI DI CONTENIMENTO

DELLE SPECIE CONSIDERATE IN ESUBERO

Metodi incuenti di contenimento – Cinghiali – Cervidi e altri ungulati – Piccioni – Nutrie – Volpi – Lupi – Orsi – normativa di riferimento – rassegne stampa

in aggiornamento…

Il controllo delle specie di fauna selvatica rientra nell’ambito della previsione di cui all’art. 19 comma 2, della l. n. 157 del 1992, in forza del quale esso – anche a fini di tutela delle produzioni zoo-agro-forestali – va praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica. Prima di disporre detto controllo è sempre e necessario il previo esperimento di metodi ecologici, su parere dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica; l’inserimento della locuzione “di norma” non può che avere, infatti, il significato che solo in casi eccezionali può derogarsi a tale procedura e che, in tali ipotesi deve darsi idonea e precipua motivazione delle ragioni della deroga.

Le specie maggiormente accusate di essere nocive o considerate in esubero:

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RASSEGNE STAMPA, NEWS

18.11.2019 – www.youanimal.it – La tecnologia a ultrasuoni protegge ungulati e aziende
“Quella degli ungulati è ormai da anni un emergenza riguardante la vita degli animali, l’ambiente, la sicurezza pubblica, l’agricoltura. Ultrarep, la tecnologia ad ultrasuoni per l’allontanamento degli ungulati selvatici può essere la risposta.

Della sua applicazione nelle tre aree pilota e dei suoi possibili ambiti d’intervento si parlerà domani, 19 novembre, dalle 9,30, a Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo 10 a Firenze, nel corso del convegno Progetto Ultrarep – Sistemi innovativi di difesa Ultrasound Animal Repeller, promosso da Erata, agenzia formativa di Confagricoltura Toscana, per prevenire i danni alle colture causati dagli ungulati selvatici come cinghiali, caprioli, cervi.

Il progetto pilota ha come obiettivo la protezione delle attività agricole e forestali con tecnologie innovative in grado di non arrecare danni agli animali.

Avviato in via sperimentale in Toscana, è finanziato dal bando “Sostegno per l’attuazione dei Piani Strategici e la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (Pei-Go)” – annualità 2017.

Partners del progetto sono alcune imprese agricole toscane: Barone Ricasoli Spa Agricola (capofila), Società Agricola San Felice SpA, Azienda Agricola dell’Agnello Vilio, Azienda Agricola Meini Fabrizio. Con loro operano altri partners quali: Natech Srl, Cnit-Consorzio Nazionale interuniversitario per le Telecomunicazioni, Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, Wwf Arezzo Onlus, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi,
Monte Falterona e Campigna, Erata – Ente di assistenza tecnica e formazione della Confagricoltura Toscana.

Aprirà i lavori l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi, e seguiranno gli interventi di imprenditori ed esperti che daranno la misura del problema degli ungulati in Toscana e proporranno la soluzione con lo sviluppo del nuovo prototipo Ultrasound Animal Repeller.”